Deceuninck-QuickStep, Julian Alaphilippe ha molti obiettivi per il 2020: “Ma non cambierò il mio modo di correre per vincere il Tour”

Julian Alaphilippe, dopo un 2019 ricco di successi, è pronto per una stagione ricca di nuovi obiettivi. Il corridore della Deceuninck-QuickStep, infatti, modificherà il suo programma di gare in funzione dei suoi obiettivi per il 2020. Il francese, come già anticipato, debutterà in Sud America con Vuelta a San Juan e Giro di Colombia. Poi, contrariamente a quanto fatto lo scorso anno, sarà al via della Parigi-Nizza. L’altra importante modifica del suo programma sarà il suo già annunciato debutto al Giro delle Fiandre 2020, tre settimane prima della Liegi-Bastogne-Liegi. Mentre al Tour de France, almeno stando alle sue dichiarazioni, non punterà alla vittoria finale, nonostante i 14 giorni in Maglia Gialla nell’ultima edizione.

“Il fatto che abbia indossato la maglia gialla per 14 giorni dimostra che non è avvenuto per caso – ha detto a cyclingnews – ma d’altra parte non c’erano scuse quando l’ho persa alla fine, ero al limite. È stato bello finire al quinto posto il Tour, ma c’è un’enorme differenza tra finire quinto e vincerlo“.

Fare questo passo per vincere un giorno il Tour non è qualcosa a cui sto pensando in questo momento – ha continuato il francese – ma non posso dire che non lo farò in futuro. Non sto dicendo che tra qualche anno non deciderò di costruire tutta la mia stagione intorno al Tour. Ma ciò andrebbe contro il modo in cui corro e non è necessariamente l’obiettivo del team di puntare tutto sulla classifica generale del Tour de France. Potrebbe accadere, ma dovrebbero cambiare delle cose per far sì che possa avvenire, e non è il caso di quest’anno e nemmeno del prossimo”.

Il 2020 segnerà anche il suo debutto al Giro delle Fiandre, nonostante le perplessità di Patrick Lefevere sulla sua partecipazione: “Patrick era d’accordo sul fatto che avrei potuto farlo, ma mi ha chiesto di non pensarlo come obiettivo principale della prima parte della stagione. Ha detto: ‘Ok, siamo felici che tu sia al Giro delle Fiandre, ma devi anche essere in forma fino alla Liegi-Bastogne-Liegi’. Le classiche delle Ardenne sono delle corse ancora più adatte a me e mi sono sempre piaciute”.

Il corridore transalpino spera anche che il suo fitto calendario possa consentirgli comunque di arrivare in buona forma a fine stagione per Il Lombardia, altra Monumento nel suo mirino: “Spero solo di riuscire a gestire la mia stagione e includere periodi di recupero che mi permettano di arrivare fino a Il Lombardia perché non l’ho fatto negli ultimi due anni. È una gara che mi è sfuggita e anche io voglio vincerla“.

Infine quella che è la sua filosofia di corsa: “Vincere è la cosa più importante. Ma è ancora meglio se c’è spettacolo. Sono sempre stato così. La vittoria è la cosa più importante, ma mi piace quando succede qualcosa di inaspettato”.

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